venerdì 30 novembre 2012

Obesità: la BBC ne documenta i meccanismi economici, politici e scientifici!

Il documentario BBC "The Men Who Made Us Fat" (luglio 2012)

In questo documentario, dal promettente titolo "Le persone che ci hanno fatto ingrassare" il giornalista Jacques Peretti viaggia tra Londra e varie città statunitensi per intervistare coloro che possono testimoniare il continuo lavoro svolto dietro porte chiuse per massimizzare i profitti delle multinazionali produttrici di cibo (complessivamente indicate come "BigFood"), a discapito della salute pubblica e con l'accordo della classe politica.
Nel suo viaggio, Jacques Peretti intervista anche gli autori di studi scientifici che dimostrano in che modo avvenga il condizionamento dei consumi a discapito del consumatore, a prescindere dal fatto che le BigFood siano o meno consapevoli del funzionamento dei vari meccanismi: ciò che conta è che siano riuscite ad approfittarne.
Io mi soffermerò più su questi studi scientifici, che su questioni politiche che lascio al filmato originale (qui linkato rispetto a YouTube). Essendo già abbastanza lungo questo post, discuto approfonditamente le conclusioni di questo documentario in un altro post.

mercoledì 31 ottobre 2012

Il potere antiossidante degli alimenti

C'è grande interesse scientifico attualmente sul tema degli antiossidanti alimentari; infatti, se da un lato le sostanze dotate di spiccato potere antiossidante si rivelano via via sempre più utili nella lotta ai tumori, dall'altro sarebbe molto facile includerli nella propria alimentazione in grandi quantità: basta solo sapere dove si trovano!
Gli antiossidanti in sostanza proteggono il nostro corpo riducendo la frequenza di reazioni chimiche ossidative, potenzialmente dannose quando fuori controllo; a causare le reazioni ossidative dannose sono i cosiddetti radicali liberi, tra i quali troviamo tutte le sostanze classificate come cancerogene presenti nell'ambiente (per l'inquinamento di aria, acqua e suolo), ma anche quelle liberamente introdotte nel nostro corpo mediante le nostre scelte alimentari (ad esempio, gli AGEs Advanced Glication End-products in inglese, sono i prodotti finali della glicazione avanzata che avviene negli strati superficiali di alimenti sottoposti a cotture "forti" e "prolungate"), o di stile di vita (il fumo di sigaretta contiene almeno 500 sostanze ossidanti differenti, ecco un articolo di esempio).

lunedì 15 ottobre 2012

Cottura dei vegetali e nutrizione ottimale

Ci sono oggi sempre più seguaci del Crudismo (o Raw Foodists in inglese) che ritengono che la cottura dei vegetali ne distrugga, almeno in parte, la dotazione di sostanze nutrienti, soprattutto enzimi ed antiossidanti.
E' stato però più volte riportato dal mondo scientifico, ed anche annunciato sui media più popolari, che la cottura dei vegetali ne aumenterebbe le capacità nutritive.
La verità, come sempre, è più complessa; non c'è solo il cotto contro il crudo: l'apporto nutritivo varia secondo il vegetale considerato ed il metodo di cottura scelto!
In questo post, dunque, cercherò di riassumere lo stato attuale della ricerca scientifica sull'argomento, in modo da trarne principi utili nella vita quotidiana.

venerdì 12 ottobre 2012

Il (reale) fabbisogno di vitamine e minerali

Quando si prepara un piano dietetico, manualmente o per mezzo di uno strumento automatico (come ad esempio Cron-O-Meter), si ha comunque la necessità di consultare delle tavole per derivare il fabbisogno delle singole vitamine e dei singoli sali minerali per la persona in oggetto, solitamente a partire da: età, sesso, stati particolari (gravidanza/allattamento), peso corporeo.
E infatti gli strumenti automatici di creazione del piano dietetico risultano particolarmente attraenti per i neofiti, proprio perché hanno già tutte le tabelle a disposizione e ne derivano automaticamente i dati "giusti" rispetto ai parametri vitali inseriti per la persona in questione.

domenica 16 settembre 2012

I veri problemi del cibo di origine animale


Introduzione

Già diversi post apparsi precedentemente su questo blog hanno identificato e spiegato i problemi di salute associati con il consumo di cibo di origine animale, particolarmente latte di vacca e carne in generale.
Si sono spesso tratte conclusioni basate su dati clinici e/o epidemiologici e dunque, in sostanza, statistici; da un punto di vista scettico si sarebbe sempre potuto osservare che la statistica lascia il tempo che trova quando ci si concentra sulla salute di una singola persona, che può o meno mostrare gli effetti riassunti da una statistica.
Ma arriva il momento in cui, finalmente, la ricerca fa quel passo avanti in più, mostrando le basi biologiche e molecolari che spiegano i dati precedenti; si vedono, cioè, con esami clinici obiettivi, le reali reazioni biochimiche che spiegano problemi generati o risolti dal consumo di una certa sostanza: ecco la dimostrazione definitiva della pericolosità o della salubrità di tale sostanza!

venerdì 7 settembre 2012

L'indice insulinico degli alimenti

Introduzione

Questo articolo nasce per approfondire una tematica sconosciuta ai più, e cioè l'esistenza di un indice insulinico degli alimenti che ne descrive la capacità di far produrre insulina al nostro pancreas senza relazione con la glicemia e al di fuori, dunque, della normale risposta insulinica agli alimenti contenenti carboidrati.
Il testo qui esposto era prima riportato alla fine del post sull'indice glicemico, creando qualche confusione nei lettori; adesso i due post si richiamano ove opportuno, ma rimangono distinti.
Il testo dell'articolo scientifico originale è accessibile su PubMed.
Segue una breve sintesi dei contenuti dell'articolo.

venerdì 20 luglio 2012

Piani alimentari, dietetici o nutrizionali "personalizzati"


I piani alimentari, dietetici o nutrizionali "personalizzati" sono redatti in base ad età, sesso ed altezza, e cercano di fornire sempre una nutrizione ottimale (proteine, amino acidi essenziali, grassi essenziali, vitamine e sali minerali) con il minimo possibile di calorie. Volendo mettere in pratica tutte le tematiche di nutrizione e salute affrontate in questo blog, se ne presenta qui un riassunto atto ad individuare il proprio piano alimentare ottimale.

giovedì 14 giugno 2012

La verità sulla "vitamina" D

Si comprende già dagli apici intorno al termine "vitamina" nel titolo, che le informazioni contenute in questo post mostrano una realtà scientifica molto più ampia rispetto a ciò che normalmente si chiama "vitamina".
Infatti, mentre ciascuna vitamina, di solito, è coinvolta in un processo metabolico ben preciso, e in pochissimi altri al massimo, la "vitamina" D, nella sua forma attiva, è un ormone steroideo vero e proprio, con recettori presenti in quasi tutti gli organi del nostro corpo, e addirittura in grado di influenzare l'espressione di 1/3 del nostro patrimonio genetico!

mercoledì 23 maggio 2012

Il fabbisogno calorico umano

Nello stilare piani dietetici personalizzati, la base per tutti i calcoli è normalmente costituita dal fabbisogno calorico individuale della persona che si sottoporrà alla dieta.
Traduco, semplifico e riassumo qui le tabelle che sono anche utilizzate in strumenti di calcolo automatici (come Cron-O-Meter, di cui ho parlato in un precedente post). I dati provengono dal seguente documento di OMS, FAO ed ONU: Human energy requirements - Report of a Joint FAO-WHO-UNU Expert Consultation (2004).
I valori riportati in tutte le tabelle sono ottenuti a partire dalla Total Energy Expenditure (TEE, "Dispendio energetico totale"), una valutazione del consumo energetico dei mammiferi basata sulla misura dell'anidride carbonica emessa durante la giornata; le equazioni tratte dalla statistica mostrano una correlazione lineare della TEE con il peso corporeo e sono, quindi, adottate come standard di riferimento per la valutazione del metabolismo basale.

giovedì 10 maggio 2012

Le stagioni di frutta e verdura

Nel preparare piani dietetici personalizzati che siano anche nutrizionalmente validi, si ha la necessità di inserirvi sempre molte razioni di frutta e verdura, perché si sa che tali alimenti contengono sali minerali, vitamine ed altre sostanze nutritive in abbondanza.

La frutta si consuma normalmente cruda, preservando così intatta la dotazione di vitamine, enzimi ed altre sostanze nutrienti (fitonutrienti) in essa contenuti.
La verdura viene solitamente cotta, ed è ben noto l'effetto deleterio che la cottura ha sui fitonutrienti, anche se i metodi di cottura non sono tutti uguali in tal senso: la cottura a vapore e la bollitura, specie se poi si utilizza anche l'acqua di cottura (per evitare perdita di minerali), causano relativamente pochi danni e possono in alcuni casi addirittura aumentare la biodisponibilità dei fitonutrienti.

Tornando ora all'ipotetico piano dietetico personalizzato di cui parlavo all'inizio, bisognerà preoccuparsi di inserirvi solo vegetali di stagione, pena l'inapplicabilità del piano stesso per mancanza (o prezzo eccessivo fuori stagione) degli alimenti suggeriti. Del resto, già chiedere ad una persona di cambiare le proprie abitudini alimentari è un grosso passo: se poi ci si mette anche contro la Natura, l'insuccesso è assicurato!


mercoledì 9 maggio 2012

La frutta secca

In questo post metto a confronto i diversi tipi di frutta secca comunemente reperibili in commercio, per dimostrare come ce ne siano alcuni migliori, nutrizionalmente parlando, di altri.
I dati sono relativi a porzioni da circa 240 kcal di frutta secca sgusciata e/o sbucciata e non tostata né salata, tranne dove esplicitamente indicato.

La verità su latte ed acne

Ecco un'altra "inconvenient truth", o verità scomoda. Cercando dati scientifici sull'acne, ho trovato un articolo del 2008 pubblicato sul Journal of the German Society of Dermatology, dal titolo "Milk consumption: aggravating factor of acne and promoter of chronic diseases of Western societies" ("Il consumo di latte: fattore aggravante dell'acne e promotore di malattie croniche nelle società occidentali").
L'articolo non verte su una singola ricerca scientifica, ma traccia un quadro complessivo aggregando i risultati di ben 123 studi specifici precedenti. Il quadro che ne risulta è davvero preoccupante, anche perché i risultati di certi studi, pur essendo ben noti da molto tempo, non trovano ancora la necessaria diffusione pubblica, nemmeno tra i medici!
Traduco e riassumo qui questo articolo, scusandomi per errori ed omissioni dovuti allo sforzo di divulgarne i contenuti senza appesantire troppo la lettura; il testo originale è comunque sempre accessibile.


lunedì 19 marzo 2012

I semi nell'alimentazione umana


Usati come condimento nelle varie cucine tradizionali regionali italiane, i semi sono spesso associati a richiami miracolistici su presunti effetti benefici sulla nostra salute, e tendono a rivestire un ruolo di primo piano nell'alimentazione di chi segue diete basate sui vegetali. Voglio qui discutere questi effetti a partire dai contenuti nutritivi dei vari semi, bilanciandoli con gli eventuali effetti negativi sempre derivanti da tali contenuti.

lunedì 5 marzo 2012

L'alimentazione Vegetale

Ho illustrato in altri post come diversi ordini di problemi, sia salutari che ambientali, siano facilmente affrontabili attraverso la riconsiderazione di ciò che comunemente consideriamo "cibo":

Calvizie maschile come spia di problemi metabolici

In italiano o in inglese?

La calvizie maschile si chiama Alopecia androgenetica in italiano, o Androgenic alopecia in inglese, e la sua origine non è più considerata misteriosa dagli scienziati che se ne occupano, anche se miti e tradizioni fin qui stratificati nella società saranno duri a morire. La prima "colpa" è della genetica, ma poi molto altro c'è da dire a livello ormonale e metabolico...

giovedì 26 gennaio 2012

L'indice glicemico degli alimenti

Introduzione: i carboidrati

Ho già esposto in un altro post i fattori di rischio per la salute che derivano dall'alimentazione e sui quali c'è largo consenso scientifico; riporto qui tutti quelli relativi ai carboidrati:
  • elevata assunzione di fibra alimentare:
    • C- per l'Obesità,
    • P- per il Diabete,
    • P- per le Malattie Cardiovascolari;
  • assunzione di frutta e verdura:
    • C- per l'Obesità,
    • P- per il Diabete,
    • C- per le Malattie Cardiovascolari,
    • P- per i tumori alla cavità orale, all'esofago, allo stomaco, al colon ed al retto;
  • assunzione di bibite e succhi di frutta zuccherati:
    • P+ per l'Obesità,
    • P+ per l'erosione dello smalto dentale;
  • assunzione di cereali integrali:
    • P- per le Malattie Cardiovascolari;
  • assunzione di potassio:
    • C- per le Malattie Cardiovascolari.

martedì 24 gennaio 2012

Creme spalmabili "alla nocciola": ambiente e salute

Mi trovo spesso a confronto con appassionati della Nutella, e cerco di spiegare loro che si tratta di un prodotto di scarse qualità nutrizionali, e di notevole impatto ambientale.
Visto che per una reale comprensione dell'argomento non è sufficiente il tempo di una normale conversazione, pubblico in questo post tutti i riferimenti per chiarire in modo definitivo che cosa si intende per impatto ambientale e salutistico delle creme "alla nocciola", ma anche qualche suggerimento per un'alternativa non inferiore dal punto di vista del gusto e della qualità, ma senz'altro più rispettosa per il nostro ambiente.

Alimentazione e rispetto per l'ambiente

In questo post voglio illustrare il profondo legame che esiste tra la nostra alimentazione e l'ambiente in cui viviamo, perché credo che ci siano ancora troppi  "ambientalisti" che non osservano alcuna attenzione nei confronti delle proprie scelte alimentari, evidentemente perché questo legame non è ancora molto noto.

Oggi questo articolo di Repubblica.it ha riportato la tematica in primo piano:
Dunque "gli scienziati" si starebbero preoccupando di "inventare" cibi alternativi, per evitare il collasso ambientale del nostro pianeta per il continuo aumento della domanda di cibo, ed il contemporaneo aumento dei costi (ambientali) per la sua produzione.

domenica 22 gennaio 2012

Dieta e prevenzione delle malattie croniche

Va sempre più di moda l'idea di "curarsi con il cibo", ad anche i mezzi di comunicazione di massa iniziano ora ad interessarsi delle correlazioni tra abitudini alimentari e rischi per la salute.
Singoli autori avvertono nei loro libri circa le correlazioni più disparate tra alimentazione e salute, ma in questo post voglio esporre ciò che emerge dal consenso scientifico più vasto e cioè, ancora una volta, dai rapporti pubblicati dalla FAO dopo i congressi organizzati dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
E', questo, il modo più obbiettivo di affrontare qualunque argomento scientifico laddove manchino, data la complessità degli argomenti, certezze assolute: si raggruppano decine di scienziati esperti in un certo campo, e se ne raccoglie il consenso a maggioranza su ogni singola frase del documento finale.

sabato 21 gennaio 2012

Proteine, carboidrati e grassi: qual è il giusto rapporto nel fabbisogno umano?

Introduzione

Il rapporto Proteine:Carboidrati:Grassi va sempre considerato prima di scegliere una nuova dieta: di cosa si tratta? E come si fa a scegliere quello giusto per ognuno di noi? Per fortuna, la Scienza moderna dà molte indicazioni, se non proprio risposte certe, per far luce su questo argomento, lasciando da parte le mode del momento.

Il rapporto PCF

Il "PCF ratio" (Proteins:Carbohydrates:Fats - Proteine:Carboidrati:Grassi) è un modo standard per rappresentare la composizione di una dieta in termini percentuali di proteine, carboidrati e grassi.
Mentre le etichette nutrizionali che troviamo sugli alimenti che acquistiamo hanno la composizione espressa in percentuali di peso (es: grammi di grassi su 100g di prodotto = % di grassi), il rapporto PCF è misurato in termini di energia: fatto 100% il totale di calorie (giornaliere, o di una porzione di cibo), il rapporto PCF ci indica quanto in proporzione contribuiscono al totale energetico le proteine, i carboidrati ed i grassi.

giovedì 19 gennaio 2012

I migliori grassi alimentari

Introduzione

Ecco una trattazione seria delle qualità nutrizionali dei grassi alimentari più usati, così come di alcuni possibili alternative, per mostrare in modo scientificamente fondato cosa sia meglio mangiare per la nostra salute.

Le immagini di questo post, ed i relativi calcoli, sono state ottenute grazie al sito Cron-O-Meter, di cui ho parlato in un recente postLa documentazione scientifica WHO-FAO da cu sono tratte le informazioni seguenti è reperibile sul sito della FAO:

Come si vede da questa tabella, ho scelto porzioni diverse di questi alimenti (margarina, burro, olio di oliva, noci e avocado), a parità di calorie fornite (circa 300, più o meno la quantità che se ne usa in una tipica ricetta per 4 persone).

Cron-O-Meter: Power your Diet with Science

Non è un messaggio pubblicitario, è la semplice realtà dei fatti, e nel resto del post spero di spiegare bene perché.

Per qualunque motivo una persona acquisti interesse per la propria alimentazione (motivi di salute, aumento/perdita di peso, motivi etici...), dovrebbe sentire la necessità di comprendere se ciò che mangia è sufficiente, o meno, a supportare il proprio benessere fisico.
E' quindi consigliabile l'utilizzo di un "diario alimentare", dove segnare quotidianamente le quantità degli alimenti ingeriti per ricavarne indicazioni nutrizionali specifiche, ad esempio: "troppi grassi", "manca Vitamina K", "troppo Sodio", ecc.

mercoledì 18 gennaio 2012

L'impatto delle proteine sulla dieta: dagli USA una nuova verità... o no?

Repubblica.it del 14/01/12 pubblica questa ricerca scientifica, assolutamente condivisibile nel titolo, ma non nelle conclusioni.

Riassumo brevemente:
- volontari divisi in tre gruppi, al 5%, al 15% ed al 25% di calorie da proteine, per otto settimane;
- 40% di calorie in più rispetto al fabbisogno di ciascuno, in modo da indurre aumento di peso;
- le persone al 5% di proteine hanno preso 3,5Kg di peso alla fine;
- le persone al 15% hanno preso 6Kg;
- le persone al 25% hanno preso 7Kg, in media.
La ricerca originale, che Repubblica non linka, è disponibile a pagamento, gratuitamente si può vedere solo l'abstract.